Calathea Insignis: cos’è e come si cura

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Calathea lancifolia Insignis: cos’è e come si cura

La Calathea (o Calatea) Insignis è una pianta perenne sempreverde originaria dell’America del Sud, facente parte della grande famiglia delle Marantaceae che include più di 150 specie di piante. Viene anche detta Calathea lancifolia

Si tratta di una pianta tropicale dal grande fascino, molto amata specialmente per il particolare fogliame di cui è dotata. Le sue foglie sono lunghe e arrotondate, di un verde intenso nella parte superiore e di un rosso bordeaux nella parte inferiore. In natura essa può raggiungere fino al metro di altezza, mentre in cattività di solito non supera i 60 centimetri.

Data la sua origine, la Calathea Insignis necessita di un ambiente particolare e di specifiche cure, ma questo non la rende inadatta alla vita in appartamento. Infatti, questa pianta potrebbe essere quel tocco di verde ideale che stavate cercando di aggiungere alla vostra casa. Inoltre, grazie alle sue proprietà purificatrici dell’aria, essa porterà dei benefici all’interno del vostro ambiente.

Andiamo a vedere nello specifico come si cura la Calathea Insignis.

Ambiente

L’ambiente ideale per la Calathea Insignis è un ambiente umido e caldo, due condizioni che potrebbero essere non facili da ricreare in appartamento, ma alcuni piccoli accorgimenti potrebbero ovviare a questo problema.

Sarà sufficiente mantenere una temperatura media fra i 17 e i 25 gradi durante l’anno e fare in modo che essa non scenda assolutamente sotto i 10 gradi in inverno. Per questo motivo, la Calathea potrebbe essere adatta a quelle stanze che non sono troppo grandi e quindi più facilmente riscaldabili, come il bagno.

Manutenzione

Questa pianta non ha bisogno di essere potata e non richiede un grosso impegno quotidiano. Basterà seguire alcune semplici regole per mantenerla in salute.

  • Rinvaso: annuale, preferibilmente in primavera o poco prima dell’estate. Utilizzare un vaso leggermente più grande rispetto al precedente.
  • Concimazione: minimo una volta ogni sessanta giorni, in estate meglio concimare più spesso, anche una o due volte al mese. Utilizzare un fertilizzante liquido e l’acqua da irrigazione.
  • Irrigazione: annaffiare regolarmente, in inverno è sufficiente ogni due settimane, in estate meglio non far passare più di un paio di giorni tra un’irrigazione e l’altra. Le foglie necessitano di essere spruzzate spesso, anche giornalmente.
  • Terriccio: da mantenere sempre umido, mai bagnato. In estate è bene aggiungere uno strato di argilla espansa in un sottovaso in modo da mantenere costante l’umidità.

Luce

Questa pianta ama la luce ma filtrata, la luce diretta del sole secca il fogliame.

Sarà necessario farle arrivare solo luce filtrata o comunque tenerla in un luogo in penombra, ad esempio vicino ad una finestra coperta da tende, facendo attenzione a gli spifferi d’ Inverno. In questo senso, la Calathea si rivela una pianta ideale per gli interni, per esempio per riempire gli angoli vuoti del salotto.

Fogliame

Le foglie della Calathea tendono a chiudersi di notte e ad aprirsi di giorno, facendo a volte un suono simile ad un fruscìo. Questo è possibile grazie ad una giunzione presente fra la singola foglia e il gambo. Con la luce del sole, la giunzione si attiva facendo muovere le foglie.

Le foglie di questa pianta sono indicative del suo stato di salute. In condizioni ottimali, esse rimangono di un verde brillante. Tuttavia, se non ben concimata la pianta potrebbe perdere di colore e mostrare delle tinte spente.

Se si nota del marrone ai bordi, l’ambiente è troppo secco; se invece le foglie tendono ad accartocciarsi, la pianta sta ricevendo troppa luce.

Fioritura

Questa variante della Calathea ha una fioritura invernale, indicativamente da Dicembre a Marzo.

Quando fiorisce, alla base della pianta nascono piccoli boccioli che variano dal bianco al giallo. La fioritura è particolarmente favorita nell’habitat naturale di questa pianta, un po’ meno se tenuta come pianta da appartamento.

Curiosità

  • Il nome Calathea deriva dal greco “Kalathos” che significa “cestino”, infatti gli Indiani usavano le lunghe foglie di questa pianta per creare dei cestini.
  • Viene anche chiamata lancifolia per via delle sue foglie che sembrano lance usate dai guerrieri in antichità
  • A causa della distruzione di molti habitat naturali da parte dell’uomo, alcune specie di questa pianta sono vicine all’estinzione.
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