La storia di lezio

 

La Storia di Lezio racconta una realtà dove la crescita familiare è strettamente legata con la crescita aziendale, percorrendo una strada fatta di valori, impegno e determinazione, ma soprattutto fatta di Amore per il proprio lavoro, tramandato di padre in figlio per generazioni. Lezio è stato il primo della famiglia ad intraprendere questo cammino;

vi raccontiamo la sua incredibile storia! 

Tutto inizia nel 1929

Quando nel mondo imperversava una grande crisi: Agostino Losi, il padre di Lezio, partecipava al mercato dei fiori: partiva con il suo banco da un piccolo paese in provincia di Arezzo, Montevarchi, impiegando ben tre giorni per arrivare a Siena,  dove si teneva il mercato principale della Toscana.
Alla sua morte, negli anni sessanta, alla guida subentrano i due figli, che si dividono i compiti: Loriano si occupava del mercato dei fiori, Lezio delle piante ornamentali.

Ed è proprio quest’ultimo a rappresentare una figura pionieristica non solo per l’azienda ma per tutto il settore. Lezio dimostra fin da subito grandi capacità di guardare lontano, un innato senso imprenditoriale e una forte propensione all’innovazione.

In Olanda, dove Lezio si reca spesso per acquistare azalee, conosce Phyllis, nata e cresciuta nel paese dei tulipani; presto diventerà sua moglie, dando impulso ed affiancando il marito nello sviluppo dei rapporti commerciali con il paese.

Quella di Lezio è la storia di un uomo che ha messo tutta la sua vita nell’azienda giorno dopo giorno, una storia fatta di impegno, di responsabilità, di amore, di sacrifici ma anche di traguardi raggiunti: egli incarna la figura dell’imprenditore illuminato, determinato ma dalle buone maniere, con una forte capacità di irradiare ottimismo anche nei momenti più difficoltosi, un leader profondamente umano che ha creato un’impresa dove ha sempre cercato di coniugare valori etici e sviluppo imprenditoriale.

Siamo negli anni Sessanta: LosiFlores inizia ad espandersi e a strutturarsi come un’impresa sempre più moderna: nel 1963 viene inaugurato un primo magazzino dove si stoccano le piante prima di essere vendute alla grande distribuzione.

“Le azalee arrivavano dall’Olanda in zolla via treno, ci volevano tre giorni di lavoro per rinvasarle e fornirle all’Upim che poi fu acquisita dal gruppo Rinascente”, racconta Phyllis sua moglie. “Anche in questo caso mio marito è stato un pioniere. Non smetteva mai di pensare, di cercare soluzioni che semplificassero il trasporto e la distribuzione delle piante. Il “packaging” cioè l’imballaggio era una sua fissazione ed infatti decise di invasare le piante in casse di legno. Anche per i bulbi, pensò a una scatola divisa in 5-6 scompartimenti dove inserirli per conservarli e distribuirli meglio.

Quando viaggiavamo in macchina, ci fermavamo spesso da Pavesi per guardare le confezioni dei cioccolatini.
Il loro sistema di confezionarli era avanti e gli ispirava soluzioni. Dagli anni settanta l’azienda inizia la sua espansione, incrementando le vendite nella grande distribuzione.

Oggi è presente nei più importanti mercati europei e naturalmente nelle regioni più rappresentative della floricoltura nazionale: l’obiettivo è dare ai clienti la possibilità di approvvigionarsi in poche ore delle migliori piante prodotte nei vari paesi.