Lez’ Spring è un inno alla rinascita, alle energie positive che aleggiano nell’aria insieme ai colori che stanno riprendendo le loro tinte forti e intense che l’inverno aveva sbiadito. Oggi rimettiamo in moto il nostro corpo e la nostra mente con una sana dose di attività fisica.
Noi di Lezio stiamo festeggiando l’arrivo della primavera con una serie di contenuti e rubriche con cui celebrare la rinascita della Natura e il risveglio della nostra voglia di muoverci e oggi vogliamo farlo parlando dell’attività fisica più green che ci sia: lo yoga.
Sì, ma perché proprio lo yoga? E, soprattutto, cosa c’entra lo yoga con le piante?
Per rispondere a questa domanda, partiamo da una premessa: le piante abbelliscono le nostre case o i nostri giardini e danno un tocco green al nostro arredamento, ma per essere sempre al top hanno bisogno da parte nostra di tantissime attenzioni, di una grande perseveranza nel curarle, della pazienza di un frate certosino, di concentrazione e anche di un po’ di movimento. Con questi ingredienti, il risultato sarà una pianta sana, bella e con una crescita armoniosa.
Lo yoga, se praticato con le stesse attenzioni dedicate ai fiori e alle piante, regala al nostro organismo benefici sia per quanto riguarda l’aspetto fisico che per quello mentale e spirituale. E possono praticarlo tutti, senza limiti di età o di caratteristiche fisiche!
Proviamo a conoscerlo un po’ meglio, a sommi capi, perché è un mondo vastissimo con tante sfaccettature e che per essere ben compreso merita uno spazio molto più ampio; ma una buona infarinatura riusciremo comunque a darla!
Un falso mito che va subito sfatato è che questa attività si svolga esclusivamente sul tappetino. Non è così. Lo yoga è soprattutto uno stile di vita che risponde innanzi tutto a dei principi di condotta e comportamento verso noi stessi e verso il prossimo: a entrambi va dedicato il massimo rispetto sotto ogni punto di vista.
Lo yoga è anche un invito alla pulizia, sia fisica che mentale, e alla contentezza, alla gioia di ricercare sempre di migliorare senza mai dimenticare tutto ciò che già si ha. Quel “tutto ciò che si ha”, però, non deve includere il superfluo e ciò di cui non abbiamo realmente bisogno.
Qualche dritta su dove praticare lo yoga? Certo! Cosa c’è di più bello e rilassante della pratica all’aria aperta, immersi nel verde e con il cinguettio degli uccellini ad accompagnare i nostri movimenti? Meglio un posto ombreggiato, però: abbiamo detto che lo yoga è molto simile alle piante, no? Quindi stiamo lontani dalla luce diretta che può darci fastidio come può farlo con le nostre amiche verdi!
Non possiamo scegliere un posto a caso, bisogna trovare un angolo verde silenzioso in cui poter stare tranquilli e, una volta trovato, cerchiamo di non cambiarlo più. Assicuriamoci poi che sia in piano, perché le pendenze, anche minime, possono infastidire l’esecuzione delle posizioni.
Se si ha la possibilità di praticarlo all’alba o al tramonto sarebbe perfetto sia per la scenografia sia per l’energia che questi momenti magici sono in grado di donarci. E occhio al vento: potrebbe distrarci!
Ma se proprio non fosse possibile farlo all’aperto? Va bene, facciamolo tranquillamente al chiuso, ma circondiamoci di piante!
Chi pratica lo yoga in centri specializzati, avrà sicuramente notato come in molti di questi ambienti siano presenti delle piante. Qualcuna un po’ nascosta, qualcuna più in bella vista… alcune anche su degli altarini veri e propri, come piccole divinità con foglie e radici.
Sicuramente rispondono ad una richiesta estetica e decorativa ma, forse, a pensarci bene, la loro funzione non è solo così superficiale.
Le piante, infatti, influenzano in generale la nostra vita e anche nella pratica yoga apportano i loro benefici silenziosi non solo abbellendo l’ambiente, ma donando a chi pratica questa attività la loro energia positiva. Non sono ipotesi o suggestioni, ma è un semplice dato di fatto che scaturisce dalla consapevolezza che uomini e piante sono naturalmente compatibili grazie ad un principio molto semplice: la respirazione dell’uomo prevede l’assorbimento dell’ossigeno e il rilascio dell’anidride carbonica; al contrario, attraverso la fotosintesi clorofilliana, le piante operano l’attività inversa assorbendo anidride carbonica e rilasciando nell’aria ossigeno.
Quali piante scegliere? Sicuramente quelle in grado di ricaricare la nostra energia e di purificare l’aria dell’ambiente in cui ci esercitiamo: Aloe vera, Palma d’Areca, Ficus robusta, Sansevieria, Ficus Benjamin, Crisantemo, Pothos, Dracaena marginata, Dracaena massangeana, Spatafillo, Orchidea.
Yoga e cura della piante sono perciò due facce di una stessa medaglia, quella del benessere e del tentativo costante che l’uomo fa nel tentativo di raggiungerlo, soprattutto in questi giorni di stress, incertezze e preoccupazioni.
Cura il tuo corpo e la tua mente con lo yoga e rendi l’ambiente in cui lo pratichi più armonioso: abbelliscilo con una pianta!